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Ha buoni rapporti con i suoi professori e con i suoi compagni, si aiutano, stanno bene insieme e vedo Davide contento. Neppure il padre credeva ai suoi occhi quando lo ha visto recitare sul palco». Un guizzo di soddisfazione le colora il viso. «Bisogna avere fiducia nei figli e fargliela sentire sempre, crederci ed esigere che poi ci mettano tutta la loro capacità, perché camminino da soli e acquistino autostima. Quando vedo mamme disperate perché i loro figli non fanno meglio degli altri mi dispiace, perché capisco che hanno preso la strada sbagliata. Dico a loro che non è il caso di affannarsi troppo per rendere facile il cammino dei figli e pretendere che si distinguano a tutti i costi e che vadano proprio là, nella  direzione voluta. E poi si disperano se gli stessi figli rispondono male o rifiutano ogni loro aiuto. Si sentono incapaci e per forza si ribellano!». Davide sta leggendo un libro seduto sul divano. È sempre educato e rispettoso, lo sguardo dolce di chi è in pace con tutti e prima di tutto con sé stesso. Poi saluta, con un sorriso attento alla persona che ha davanti, senza timidezze. Quali interessi ha Davide se lo pensiamo grande? «A Davide piacerebbe coltivare bene un orto, ha dimostrato abilità con i pomodori… Ma vorrebbe anche imparare a suonare la batteria… Poi ha un’altra passione… - e qui la voce di mamma Silvana si affievolisce e sussurra - …gli piace fare la pizza, potrebbe studiare in qualche scuola specializzata, vero?». Già, forse il cammino è proprio aperto per questo figlio molto amato, perché promosso nella vita, prima di tutto da una madre che non si è mai scoraggiata e lo ha lasciato volare con le sue ali. Beati i miti, penso ripetendo una complicata lezione, beati i puri di cuore. di Annamaria Gatti fonte: Città Nuova