L’accompagnamento del paziente nel contesto africano
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- Scritto da Laura Bazzini
Un’autorevole voce della spiritualità africana, Sobonfu Some, ha detto“.....In Africa quando si vuole operare una guarigione si parte proprio dall’analisi delle relazioni, perché in base a queste si può capire quanto siamo effettivamente in salute”. Se allora guardiamo alla malattia, alla sofferenza e alla morte, come ad un percorso di relazioni, potremmo ripristinare la centralità della persona nella sua unicità e interezza.
Ogni professionista sanitario può e deve porre attenzione alla cura spirituale: la si può attuare se, oltre alla necessaria competenza scientifica, si tiene presente il senso profondo della professione, il significato della malattia per il paziente e la sua famiglia. Se è importante inserire la spiritualità nella formazione dei professionisti sanitari, il passo successivo è cercare di viverla, cioè di «tradurre» la spiritualità in gesti concreti nel quotidiano assistenziale.
Ho 25 anni e studio ingegneria elettronica. All’età di 8 anni, a causa di un male scambiato inizialmente per un tumore al cervello, ho subìto una lesione al nervo ottico che mi ha ridotto notevolmente la funzionalità visiva. Questa esperienza mi ha portato tante volte a chiedermi cosa fosse il dolore, ma soprattutto perché il dolore.
Nicoletta Tinti: un’atleta bella, brava e solare. Il teatro, la ginnastica ritmica, i Giochi Olimpici di Atlanta, il sogno di diventare ingegnere. Poi la malattia. Il coraggio di ricominciare. La danza da seduta, senza sedia a rotelle. Infine…Siamo qui, sedute a casa sua, in centro ad Arezzo, a chiacchierare, come se ci conoscessimo da sempre anche se finora ci siamo sentite solo via messaggio, per organizzare questa intervista. 




25-26 Marzo 2017 Ya estamos ante un nuevo Congreso de Sanidad, esta vez en Granada, con el apasionante tema del final de la vida: ¿Cómo lo afrontamos? ¿Sabemos hacerlo?
Rete polispecialistica medichiara: la reciprocità nella rete quale chiave per il benessere psico fisico-sociale delle persone e della comunita’. Nasce il 28 marzo 2013 da un bisogno e da una consapevolezza: Dal bisogno di rispondere ad uno dei bisogni più pressanti di oggi: l’emergenza sanitaria sempre più complessa e largamente diffusa nei vari strati sociali.
un contributo che ci fa più persona.In questo secondo millennio in cui ci troviamo a vivere, nell’opulenza del tutto, soffriamo per un qualcosa che ci manca. E’ il bisogno di umanità, immersi come siamo in un mondo virtuale, ad accellerazione massima.
Le nuove organizzazioni sanitarie vedono molteplici figure specialistiche attorno al paziente. Le inevitabili tensioni sono attenuabili da aspetti non tecnici come: comunicazione, relazione, reciprocità, condivisione, empatia, etica.
in setting difficili Paesi in via di sviluppo e popolazione immigrata. L’obiettivo globale dell’OMS, sancito dalla sua Costituzione adottata dai 193 Stati Membri, è il “conseguimento, per tutte le popolazioni, del più alto livello possibile di salute”. Nella realtà contemporanea globalizzata e interdipendente, dove l’intensità delle migrazioni,
australiani con il figlio agorafobico e la fidanzata tossicomane. Tra angoscia e sospensione, l’amore incondizionato e perseverante come supporto alle cure specifiche.John: «È l’inizio dell’anno scolastico. Nostro figlio sta entrando nel penultimo anno delle superiori, ma già al primo giorno di scuola dice a mia moglie Claire che non sarebbe più tornato perché non sopporta la gente.
2 ottobre 2016 - Firenze
SHALL WE SPECULATE ABOUT A SUSTAINABLE DE-GROWTH IN MEDICINE? La Medicina è un’arte, così come l’intendeva Ippocrate, un saper fare per esperienza diretta e che si avvale di tecniche per meglio operare, oppure è una scienza che corrisponde alle attese suscitate dalla propria capacità operativa?
E’ necessaria una riflessione che parta da un’analisi delle iniziative internazionali, della situazione nazionale e di quanto già pubblicato in letteratura. La WHO World Alliance for Patient Safety è nata per il miglioramento della sicurezza delle cure dei pazienti. Una delle aree di azione è dedicata alla elaborazione e applicazione di programmi per la sicurezza e l’emancipazione dei pazienti e di sistemi di allerta e segnalazione dei rischi; La situazione italiana: 1. L’unica iniziativa istituzionale è la costituzione del Gruppo Accademia del cittadino Regione Toscana, per formare cittadini ai temi della qualità e sicurezza.
Nella professione del dentista è comune venire in contatto con molti bambini. In particolare nell´età prescolare è frequente il ricorso all’anestesia generale per vari motivi, quali 1) la fobia dei bambini, e spesso anche dei loro genitori, verso il dentista 2) le esperienze traumatiche precedenti; 3) il fatto che la comunicazione con il bambino richiede uno sforzo eccessivo considerata la diversità di ogni bambino e di ogni famiglia. Molti bambini p.e. sono stranieri e il livello di comprensione è difficilmente valutabile.
22 giugno 2016 - Roma, Centro Congressi CEI - Si parla di vittime dimenticate riferendosi alla violenza e all’abuso sulle persone anziane: un problema pervasivo in tutti i paesi europei e destinato a crescere, considerando il rapido aumento della componente anziana della popolazione.
«Uscendo da casa il 3 maggio di 21 anni fa per raggiungere la banca dove lavoravo, non pensavo certo che la sera non vi sarei tornato. Un forte mal di testa aveva costretto i miei colleghi a portarmi d’urgenza in ospedale. Avevo 49 anni, una vita professionale ben avviata, una promozione imminente, una bella famiglia con tre figlie dai 18 ai 14 anni. Improvvisamente mi sono ritrovato su una carrozzina che neppure riuscivo a governare perché, oltre all’uso della gamba, avevo perso anche quello del braccio.
la visione del mondo. Nikola Kopilovic vive a Belgrado, in Serbia. A 18 anni, all’inizio del 4° anno delle superiori, gli viene annunciata una grave malattia. «Amate chi vi passa accanto e siate sempre riconoscenti di tutto quello che avete» è la sua consegna agli amici, in una lettera scritta pochi mesi dopo. Una sera, al cinema con la sorella, avverte dolore a un dente. Non poteva immaginare che fosse il primo sintomo di qualcosa di grave.Nei giorni successivi si gonfia la guancia sinistra e non riesce quasi ad aprire la bocca. «Mi faceva molto male, però anziché andare dal dentista, cerco di guarire da solo mettendomi impacchi e creme. Niente mi aiuta ed è sempre peggio.